17/06/2025: Amare tutti indistintamente.
Buona giornata.
La prima qualità dell’amore cristiano è amare tutti. Quest’arte di amare vuole che amiamo, come fa Dio, tutti, senza distinzione. Non c’è da scegliere fra simpatico o antipatico, vecchio o giovane, connazionale o straniero, bianco o nero o giallo, europeo o americano, africano o asiatico, cristiano o ebreo, musulmano o induista… La fratellanza universale ci libera da tutte le schiavitù, perché siamo schiavi delle divisioni fra poveri e ricchi, fra generazioni: padri e figli, fra bianchi e neri, fra razze, fra nazionalità. Ci critichiamo, abbiamo alzato degli ostacoli fra noi, delle barriere. No, è necessario svincolarsi da tutte le schiavitù e vedere in tutti gli uomini, proprio in tutti, dei possibili candidati all’unità con Dio e all’unità fra di loro. Amare tutti. E, per realizzare questo, amare il prossimo. Ma chi è il prossimo? Lo sappiamo: non dobbiamo cercarlo lontano: il prossimo è il fratello che ci passa vicino nel momento presente della vita. Occorre, per essere cristiani, amare questo prossimo ora. Quindi non un amore platonico, non un amore ideale: amore fattivo. Bisogna amare non in modo astratto e futuro, ma in modo concreto e presente, adesso. Amare significa servire. Gesù ce ne ha dato l’esempio.
Chiara Lubich, Payerne (Svizzera), 26 settembre 1982
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