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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

31/05/2020: Credere nella potenza della preghiera.

31/05/2020:  Credere nella potenza della preghiera. La preghiera in famiglia. È una preghiera speciale, non è come una qualsiasi altra preghiera personale. Essa ha un’efficacia particolare.Difatti Gesù promette a coloro che pregano insieme, uniti nel suo nome (e qui si suppone che pure i figli abbiano imparato ad amare gli altri membri della famiglia come fanno i genitori), Gesù promette la sua stessa presenza: “Dove due o tre - Egli afferma - sono uniti nel mio nome io sono in mezzo ad essi” (Mt 18,20). Egli è lì, a pregare nella famiglia, con la famiglia, Gesù  , che tutto può. E, se Lui è lì, come potrà il Padre non ascoltarlo? Così la famiglia sperimenterà presto gli interventi della provvidenza di Dio e la fede crescerà e con essa si valorizzerà la preghiera. (Fonte: La famiglia e la preghiera - Discorso di Chiara Lubich al Congresso“Famiglia-società:radici nell’Assoluto per l’oggi dell’uomo” Castel Gandolfo, 8 Aprile 1989)

30/05/2020: Lasciarsi guidare sempre dalla giustizia e dalla verità.

30/05/2020:  Lasciarsi guidare sempre dalla giustizia e dalla verità. […]  Gesù in mezzo a noi è come l’altoparlante che amplifica la voce di Dio dentro ciascuno di noi, facendola sentire più chiaramente. Anche l’apostolo Paolo insegna che l’amore cristiano vissuto nella comunità si arricchisce sempre più in conoscenza e in ogni genere di discernimento, aiutandoci a distinguere sempre il meglio.  La nostra vita sarà allora come tra due fuochi: Dio in noi e Dio in mezzo a noi. In questa fornace divina, ci formiamo e ci alleniamo ad ascoltare e seguire Gesù.  È bella una vita guidata il più possibile dallo Spirito Santo: ha sapore, ha vigore, ha mordente, è autentica e luminosa. (Fonte: Città Nuova - Quando Dio parla - 22 gennaio 2003 - Chiara Lubich)

29/05/2020: Incoraggiamoci a vicenda ad essere primi nell’amare.

29/05/2020:  Incoraggiamoci a vicenda ad essere primi nell’amare. […] un’altra caratteristica dell’amore che ci ha insegnato il Signore, e forse è la più impegnativa di tutte, la più difficile: si tratta di prendere noi l’iniziativa, di essere i primi a muoversi, di non aspettare che l’altro faccia il primo passo per amare. E forse è stato proprio per insegnarci ad amare così che all'inizio del Movimento Dio ci ha spinto ad amare i bisognosi, i poveri, gli ammalati, i carcerati,gli orfani e cioè persone che non potevano amarci per primi, ma che aspettavano da noi qualche cosa. Del resto questo è lo stile di Dio che non ha aspettato di essere amato da noi, ma ci ha dimostrato da sempre ein mille modi che egli ci ama per primo.[...] (Fonte: Centro Chiara Lubich - Castel Gandolfo, 1 novembre 2002 - Chiara Lubich - Alcune caratteristiche dell’amore al prossimo)

28/05/2020: Portare ovunque semi di speranza.

28/05/2020:  Portare ovunque semi di speranza. [...] il Vangelo fa germogliare il seme di bontà che Dio ha messo nel cuore umano. È un seme di speranza, che cresce nell’incontro personale e quotidiano con l’amore di Dio e fiorisce nell’amore reciproco. È uno sprone a combattere i cattivi semi dell’individualismo e dell’indifferenza che provocano isolamento e conflitti, a portare i pesi gli uni degli altri, ad incoraggiarci a vicenda.[...] (Fonte:  https://www.fokolar-bewegung.ch/it/word-life/parola-di-vita-settembre-2019 )

27/05/2020: Essere attenti alle necessità dell’altro.

27/05/2020:  Essere attenti alle necessità dell’altro. Fare il primo passo in tempi di corona virus. In questi giorni di sospensione, attesa e preoccupazione mi sono ritrovato più volte a provare un senso di solitudine. Leggendo la parola di vita «Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti» (Mt 7,12) non riuscivo a collegare i pensieri e la mia vita di ogni giorno. Molto probabilmente, il velo dell’incertezza, il desiderio di sapere meglio cosa stesse succedendo, il flusso ininterrotto di notizie oscuravano la possibilità di fissare lo sguardo e l’attenzione sulle persone e sulle loro necessità. (Fonte:  http://focola)rivicenza.it/esperienze-di-vita/ )

25/05/2020: L’amore vicendevole richiede umiltà.

25/05/2020:  L’amore vicendevole richiede umiltà. “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”Meditando su questa frase del Vangelo, Chiara Lubich ha scritto: “Per adempiere i suoi disegni Dio ha bisogno solo di persone che si consegnino a Lui con tutta l’umiltà e la disponibilità d’una serva. Maria – vera rappresentante dell’umanità di cui assume il destino – con questo atteggiamento lascia a Dio tutto lo spazio per la sua attività creatrice. Ma, siccome «servo del Signore» oltre che un’espressione d’umiltà, era anche un titolo di nobiltà, che veniva attribuito ai grandi servitori della storia della salvezza, come Abramo, Mosè, Davide e i Profeti, Maria con queste parole afferma tutta la sua grandezza”. (Fonte:  www.focolaritalia.it )

24/05/2020: Vivere con semplicità l’amore al prossimo.

24/05/2020:  Vivere con semplicità l’amore al prossimo. [...] Noi dobbiamo oggi vivere la nostra vita , che sarebbe dire con più semplicità noi dobbiamo vivere oggi la nostra santità , tenendo conto che essa ha da fiorire nell'aiuola della Chiesa dove mille odori già profumano. Dobbiamo armonizzare il nostro con questi o, meglio, trovare la vera natura e pienezza del nostro nell' armonia con tutti gli altri. [...] ( Fonte: Scritti Spirituali 1pp . 226-227 ; cf per esempio Collegamento CH del 25.9.97 , Collegamento CH del 27 5.99)

23/05/2020: Liberarci da ogni giudizio negativo.

23/05/2020:  Liberarci da ogni giudizio negativo. […] aver misericordia verso tutti, reagire contro certi impulsi che ci spingono a condannare senza pietà; dobbiamo saper perdonare e dimenticare. Non mantenere nel cuore residui di giudizi, di risentimenti, dove possono covare l’ira e l’odio che ci allontanano dai fratelli. Veder ognuno come se fosse nuovo. Avendo in cuore, al posto del giudizio e della condanna, l’amore e la misericordia verso ciascuno, lo aiuteremo ad iniziare una vita nuova, gli daremo coraggio ogni volta per ricominciare. (Fonte: Chiara Lubich – Commento alla Parola di vita pubblicata in Città Nuova, 1998/4, pp.34-35 – ‘Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei.’)

22/05/2020: Far crescere l’amore tra tutti.

22/05/2020:  Far crescere l’amore tra tutti. La pace vera poi e l'unità giungono quando benevolenza, misericordia e perdono vengono vissuti non solo da singole persone, ma insieme, nella reciprocità. E come in un caminetto acceso occorre di tanto in tanto scuotere la brace perché la cenere non la copra, così è necessario, di tempo in tempo, ravvivare di proposito l'amore reciproco, ravvivare i rapporti con tutti, perché non siano ricoperti dalla cenere dell'indifferenza, dell'apatia, dell'egoismo. (Fonte: Centro Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita: Siate benevoli gli uni verso gli altri - Luglio 2006)

21/05/2020: Camminiamo alla luce della Parola.

21/05/2020:  Camminiamo alla luce della Parola. […] La sua Parola ci consola e incoraggia. Allo stesso tempo provoca la conversione, ci scuote, ci libera dalla paralisi dell’egoismo. Perché la sua Parola ha questo potere: di cambiare la vita, di far passare dall’oscurità alla luce. Questa è la forza della sua Parola. (Fonte: Papa Francesco - “Lasciamoci conquistare dallo sguardo di Gesù, come San Matteo” - Holguin Cuba- 21.09.2015)

20/05/2020: Scoprire dietro ogni circostanza lo sguardo di Dio.

20/05/2020:  Scoprire dietro ogni circostanza lo sguardo di Dio. […] ognuno di noi è “un peccatore su cui Gesù ha posto il suo sguardo”, ha aggiunto Francesco, invitando a “fare, a casa o in chiesa, un momento di silenzio per ricordare con gratitudine e gioia quella circostanza, quel momento in cui lo sguardo misericordioso di Dio si è posato sulla nostra vita”. (Fonte: Papa Francesco - “Lasciamoci conquistare dallo sguardo di Gesù, come San Matteo” - Holguin Cuba- 21.09.2015)

19/05/2020: Uscire da noi stessi per incontrare i fratelli.

19/05/2020:  Uscire da noi stessi per incontrare i fratelli. […] non è necessario andare lontano, basta uscire da noi stessi e cominciare a “vedere” tanti fratelli e sorelle che l’egoismo, vero tempio del diavolo a cui restiamo accanitamente attaccati, tiene invece nascosti allo sguardo del nostro cuore e della nostra mente. (Fonte:  www.silvestromartino.com )

18/05/2020: Credere nell’amore degli altri.

18/05/2020:  Credere nell’amore degli altri. Credere, infatti, è sentirsi guardati e amati da Dio, è sapere che ogni nostra preghiera, ogni parola, ogni mossa, ogni avvenimento triste o gioioso o indifferente, ogni malattia, tutto, tutto, tutto, dalle cose che noi diciamo importanti alle minime azioni o pensieri o sentimenti, tutto è guardato da Dio.  E se Dio è Amore, la fiducia completa in lui non ne è che la logica conseguenza. Possiamo avere allora quella confidenza che porta a parlare spesso con lui, a esporgli le nostre cose, i nostri propositi, i nostri progetti. (Fonte: Confidare in Dio - Chiara Lubich - 20 settembre 2004)

17/05/2020: La Parola di Dio vissuta ci dà conforto nelle avversità.

17/05/2020:  La Parola di Dio vissuta ci dà conforto nelle avversità. […] Questa parola di Gesù potrà infonderci fiducia e speranza. Per quanto dure e difficili possano essere le circostanze nelle quali ci troviamo, abbiamo la certezza che esse sono già state fatte proprie e superate da Gesù.[…] (Fonte: www.focolare.org - Fabio Ciardi - Commento alla Parola di vita: “Abbiate coraggio, io ho vinto il mondo”)

15/05/2020: Nell’amore vicendevole sperimentare la vicinanza con Dio.

15/05/2020:  Nell’amore vicendevole sperimentare la vicinanza con Dio. […] Il motivo di questa gioia è dunque la vicinanza di Dio, che si è fatto uno di noi. Ed è questo che intendeva san Paolo quando scriveva ai cristiani di Filippi: «Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino!» (Fil 4,4-5). La prima causa della nostra gioia è la vicinanza del Signore, che mi accoglie e mi ama.E infatti dall’incontro con Gesù nasce sempre una grande gioia interiore.[...] (Fonte:  www.avvenire.it/chiesa/pagine/giornata-gioventu )

12/05/2020: Manteniamo vivo l’amore tra noi.

12/05/2020:  Manteniamo vivo l’amore tra noi. […] «Per mantenere sempre viva l’unità (...) serve molto, per esempio, la comunicazione delle esperienze sulla Parola di Dio (...). Poi i colloqui dei responsabili con gli altri membri (...). È assai utile e indispensabile l’ora della verità in cui tutti ci si dà una mano, non solo a togliere i difetti, ma anche ad accrescere le proprie virtù. E, infine, non si può prescindere dalla comunicazione della propria anima, nei vari momenti del suo cammino, sempre nei limiti della prudenza (...). È una via, insomma, che si fa insieme, nella quale si cerca la santità altrui come la propria, perché ciò che più conta è la gloria di Dio».[...] (Fonte: Chiara Lubich ad un  di vescovi - febbraio  1984)

11/05/2020: Credere nella forza della Parola di Dio.

11/05/2020:  Credere nella forza della Parola di Dio. Piangere con chi piange e gioire con chi gioisce, mettere in atto l’empatia, rende solide e proficue le relazioni, rafforza la coppia, la famiglia e le amicizie, fa sì che le relazioni affettive si rinsaldino, stringe i legami, lì dove si ride la gioia viene moltiplicata amplificata e incrementata, lasciando nelle persone un comune ricordo di vicinanza intima e un comune pegno di confidenza autentica”. (Gabriella Ciampi) (Fonte: Citazione dal blog: patriziamazzola.org)

10/05/2020: L’amore scambievole ci rende forti.

10/05/2020:  L’amore scambievole ci rende forti. La costruzione della pace richiede un amore forte, capace di amare perfino chi non contraccambia, capace di perdonare, di superare la categoria del nemico”. (Chiara Lubich)

09/05/2020: Nutrirci attimo per attimo della Parola di Dio.

09/05/2020:  Nutrirci attimo per attimo della Parola di Dio. In varie occasioni (una preoccupazione d'anima, un dolore) mi sono nutrita della parola di Dio e l'anima s'è sentita saziata. Allora ho pensato che questa comunione con Gesù nella sua parola, la posso fare ogni attimo, ed ogni momento posso così nutrirmi di Lui. Questa esperienza m'ha dato un'immensa felicità: il Vangelo non è un libro di con­solazione ove ci si rifugia unicamente nei momenti dolorosi per averne una risposta, ma il codice che contiene le leggi della vita, di ogni circostanza della vita; leggi che non vanno solo lette, ma «mangiate» con l'anima e che con ciò ci fanno simili a Cristo in ogni istante. (Fonte: Nutrirci della Parola -  www.loppiano.it )

08/05/2020: Volere il bene dell’altro.

08/05/2020:  Volere il bene dell’altro. […] la Parola di vita ci invita ad essere “benevoli” gli uni verso gli altri, ossia a volerci bene e ci dà come modello Dio stesso. Proprio il suo esempio ci ricorda che volersi bene non è un mero sentimento; è un concretissimo ed esigente “volere il bene dell’altro”. In Gesù egli si è reso vicino agli ammalati e ai poveri, ha provato compassione per le folle, ha usato misericordia verso i peccatori, ha perdonato quelli che lo avevano crocifisso. (Fonte: Fabio Ciardi - Commento alla Parola di Vita: “Siate benevoli gli uni verso gli altri, misericordiosi, perdonandovi a vicenda come Dio ha perdonato voi in Cristo” (Ef 4, 32).)

07/05/2020: Dire Sì alla Pace: Aiutiamo a costruire un mondo di pace.

07/05/2020:  Dire Sì alla Pace: Aiutiamo a costruire un mondo di pace. […] Chiara Lubich ha fatto della Regola d’oro la regola fondante per costruire il “dialogo della vita”: “Bisogna spalancare il cuore, rompere tutti gli argini e mettersi in cuore la fratellanza universale! Se tutti siamo fratelli, dobbiamo amare tutti. Dobbiamo amare tutti. Sembra una parolina. È una rivoluzione.” (Fonte: C. Lubich, L’arte di amare, Città Nuova, Roma 2005, p.30.)

06/05/2020: Fare Pace con la società: Sosteniamo i più bisognosi.

06/05/2020:  Fare Pace con la società: Sosteniamo i più bisognosi. […] “Se dai poveri si può imparare – concludono Poli e Goller – non di meno chi ha di più è chiamato a dare. Non l’elemosina, non un gesto una tantum ‘per mettere in pace la coscienza’. L’invito è ad ‘uscire dalle nostre certezze e comodità’ per andare incontro ai mille volti della povertà”. (Fonte:  https://www.agensir.it/quotidiano/2017/11/13/giornata-mondiale-poveri-focolari-ci-riporta-al-primo-aspetto-della-nostra-spiritualita-che-e-proprio-la-comunione-dei-beni/ )

05/05/2020: Fare Pace con l’ambiente: Portiamo la pace con gesti concreti.

05/05/2020: Fare Pace con l’ambiente: Portiamo la pace con gesti concreti. I cristiani, che ricevono la rivelazione dell’Amore di Dio, attraverso la vita e le parole di Gesù, hanno un “debito”verso gli altri: imitare Gesù accogliendo e servendo i fratelli, per essere a loro volta annunciatori dell’Amore. Come Gesù: prima amare concretamente e poi accompagnare il gesto con parole di speranza e di amicizia.[...] (Fonte: Commento alla Parola di Vita: “Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi avoi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri” - Letizia Magri)

04/05/2020: Fare Pace dove ci troviamo: Accogliamo ognuno nella propria diversità

04/05/2020:  Fare Pace dove ci troviamo: Accogliamo ognuno nella propria diversità […] nella diversità di opinioni e di usanze, agisce per amore del Signore. Non c’è dunque motivo di giudicare chi pensa diversamente, tanto meno di scandalizzarlo con un fare arrogante e con senso di superiorità. Quello invece che occorre avere di mira è il bene di tutti, la “edificazione vicendevole”, ossia la costruzione della comunità, la sua unità (cf 14, 1-23). (Fonte: www.focolarisardegna.it - Commento alla Parola di Vita: “Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse voi, per la gloria di Dio” - Chiara Lubich)

03/05/2020: Fare Pace con il mio prossimo: La pace ci fa fratelli.

03/05/2020: Fare Pace con il mio prossimo: La pace ci fa fratelli. La pace inizia proprio qui, dal rapporto che so instaurare con ogni mio prossimo. “Il male nasce dal cuore dell’ uomo“, scriveva Igino Giordani, e “per rimuovere il pericolo della guerra occorre rimuovere lo spirito di aggressione e sfruttamento ed egoismo dal quale la guerra viene (Fonte: www.amicidilazzaro.it )

02/05/2020: Fare Pace con la famiglia: Fare un atto d’amore.

02/05/2020: Fare Pace con la famiglia: Fare un atto d’amore. Noi sappiamo che possiamo fare ciò […] tutto il giorno: un atto concreto in favore di un fratello, poi di un altro o di un altro ancora, e così via. […] E allora, alla fine della vita, per queste azioni concrete, Gesù ci darà un premio proporzionato. Se anche un solo bicchiere d’acqua offerto a lui nel prossimo non rimarrà senza ricompensa (cf Mt 10,42), che sarà di molti bicchieri d’acqua? […] (Fonte: Chiara Lubich: amare con le opere - www.schoenstatt.org - 11.02.2018)

01/05/2020: Fare Pace con me stesso: La fraternità universale comincia da me.

01/05/2020: Fare Pace con me stesso: La fraternità universale comincia da me. Se tutti fossimo davvero consapevoli di dover amare il prossimo come noi stessi, cesserebbero le guerre, la corruzione sparirebbe, la pace e la fraternità universale non sarebbero più un’utopia. “ Lavoravo tanto, avevo una moglie e due figli; avevo una grande casa, tante stanze, un grande tavolo, finestre ovunque e tende che svolazzavano. Cos’è la pace? Probabilmente se fossi ancora quell’uomo vi avrei risposto in modo diverso: pensavo di averla conquistata. Poi ho visto cattiverie che non sono più riuscito a dimenticare, ho visto mia moglie scappare, ho visto il tavolo grande bruciare e le tende cadere, ho visto i miei figli piangere, ho visto la mia casa distrutta. La pace, dunque? La mia pace? Adesso mi è chiaro, adesso lo so: non erano le tende, il tavolo, le stanze ma eravamo noi. La pace per me è essere ancora qui, vedere ancora il sole sorgere e tramontare, quando qualcuno mi aiuta, quando io st

16/05/2020: Scorgere in ogni fratello la presenza di Dio.

16/05/2020:  Scorgere in ogni fratello la presenza di Dio. Se Cristo era in qualche modo in tutti, non si potevano fare discriminazioni, non si potevano avere preferenze. Sono saltati all’aria i concetti umani che classificano gli uomini: connazionale o straniero, vecchio o giovane, bello o brutto, antipatico o simpatico, ricco o povero, Cristo era dietro ciascuno, Cristo era in ciascuno. E un “altro Cristo” era realmente ogni fratello – se la grazia arricchiva la sua anima –, o un “altro Cristo”, un Cristo in fieri – se ancora lontano da lui. «Vivendo così, ci siamo accorti che il prossimo era per noi la strada per arrivare a Dio. Anzi, il fratello ci è parso come un arco sotto il quale era necessario passare per incontrare Dio. E lo si è sperimentato fin dai primi giorni. (Fonte: www.focolare.org - Chira Lubich -Amore al fratello)

14/05/2020: Costruire rapporti positivi con tutti.

14/05/2020:  Costruire rapporti positivi con tutti. […] L’amore fraterno stabilisce ovunque rapporti sociali positivi, atti a rendere il consorzio umano più solidale, più giusto, più felice. La nostra esperienza di più di sessanta anni ci dice che questi rapporti fraterni vissuti sia nella quotidianità della vita personale, familiare e sociale, sia nella vita delle istituzioni politiche e delle strutture economiche, liberano risorse morali e spirituali inaspettate. Sono relazioni nuove, piene di significato, che suscitano le più varie iniziative, che creano strutture a beneficio del singolo e della comunità. In base a questa esperienza si può quindi affermare che la fraternità universale non solo non è un’utopia, un desiderio bello e auspicabile, ma irrealizzabile. Essa è piuttosto una realtà che sempre di più si va facendo strada nella storia. [...] (Fonte: Costruire veri rapporti di fraternità - Chiara Lubich - www.focolare.org - 13.02.2005)

13/05/2020: Essere liberi da ogni attaccamento.

13/05/2020:  Essere liberi da ogni attaccamento. […] Ecco, poi volevo dirvi qualcosetta anche sulla Desolata. La Desolata è la maestra del perdere. Be' qui, popi, la mia pratica - siccome devo comunicarvi la mia anima - è quando viene in mente qualcosa di inutile: perdo, perché questo... mi fa fastidio questo qualcosa di inutile, perché ormai abbiamo anche l'anima abituata un po' alle cose belle, che sono leggere, soavi, bellissime. Quando entra qualcos'altro, un po' di terra, un po'..., ecco, sentiamo un disagio, allora si capisce: qui c'è un attaccamento, qui c'è un po' di superbia, qui c'è un po' di orgoglio, qui c'è un attaccamento a qualche cosa, qui c'è..., ecco, e noi sentiamo nell'anima. Allora l'unica è la Desolata: perdere. Allora io... si perde e ci si butta ad amare, ci si butta ad andare avanti, ecc.  [...] (Fonte: Centro Chiara Lubich - Chiara Lubich - Con Maria Desolata - Castel Gandolfo, 7 gennaio 1996)