13/06/2025: Asciugare le lacrime di chi è nella sofferenza.
Buona giornata.
[…] Le lacrime sono il primo linguaggio degli umani. Possiamo parlare lingue diversissime, credere in Dei diversi, avere costumi e culture molti distanti tra di loro; tutti però capiamo il linguaggio del pianto, tutti sappiamo decifrarlo immediatamente. [...] Nel mondo ci sono più lacrime di quelle degli umani. Esiste una sofferenza della natura, un’attesa dolorosa di una consolazione, un grido della creazione. Quando riusciamo a sentirne qualche sua eco, accediamo ad una dimensione più profonda della vita, scopriamo una fraternità cosmica, con Francesco – ieri e oggi – cantiamo un altro Laudato Si’. Prima di ‘alzarsi’ per ‘tornare’ da suo padre, il figliol prodigo avrà iniziato il suo ritorno con un grande pianto. Dentro l’inferno si apre uno squarcio di paradiso, e la possibilità di poterlo finalmente raggiungerlo è già paradiso. La strada verso casa è già casa. Compiangere, con-patire, è una forma speciale di felicità. Condividere il dolore e mischiare le lacrime con un amico è per molti la sola felicità dentro vite dove il dolore e le lacrime sono l’unico ‘pane’. In queste afflizioni la consolazione arriva con il volto concreto di un amico che si china sul nostro dolore.
La seria felicità delle lacrime - Tutti sperimentiamo la sofferenza e possiamo risorgere - di Luigino Bruni pubblicato su Avvenire il 11/10/2015
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