12/03/2019: Essere pazienti

12/03/2019: Essere pazienti
Buona giornata.
[...] Il nostro equilibrio non è quiete soltanto, né moto soltanto, né miscuglio dei due. È da paragonarsi a una corda tesa e tirata da ambo le parti da uguali forze. Se uno per impazienza trascura la presenza di
Dio dentro la sua anima, la sua vita – anche se appare carità fraterna – è una carità frivola, leggera, superficiale e pericolosa, perché non poggia sulla Roccia: non è quindi carità. Quest’anima appare come
una trottola. Se invece una persona è rattrappita su se stessa, senza l’amore, è morta. L’anima che ha il vero amore è come Maria, la Mamma celeste, tutta presa dal suo Dio, dal solo
Dio, che trovò in sé nel raccoglimento della sua vita prima dell’Annunciazione, nella volontà di Dio manifestata dall’angelo, in Gesù Bambino, nella Croce, in san Giovanni, nel richiamo lassù
all’Assunzione. Dio tutto per lei, perché sempre possedette l’anima sua con la pazienza.
(Fonte:  www.centrochiaralubich.org - Chiara Lubich - Equilibrio divino - Roma 1950)

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