mercoledì 31 luglio 2019

31/07/2019: Dare gratuitamente.

31/07/2019: Dare gratuitamente.
Buona giornata.
[…]  vivere la vita come un dono ricevuto e da donare. Attingiamo dunque alla fonte pura del Vangelo, liberandoci da quei detriti che forse la ricoprono, e lasciamoci trasformare a nostra volta in sorgenti di amore generoso, accogliente e gratuito per gli altri, senza fermarci di fronte alle inevitabili difficoltà del cammino.[...]




(Fonte: www.focolaritalia.it - Commento alla Parola di Vita di Febbraio 2018)

martedì 30 luglio 2019

30/07/2019: Fare circolare i doni ricevuti.

30/07/2019: Fare circolare i doni ricevuti.
Buona giornata.
I doni circoleranno, perché l’amore chiama amore. La gioia si moltiplicherà perché c’è più gioia nel dare che nel ricevere.  Ricordo che, durante la Seconda guerra mondiale, nella nostra città di Trento, in alcune località vivevano famiglie molto povere. Siamo andate a dividere con loro quanto avevamo di nostro; volevamo alzare il loro livello di vita in modo tale da arrivare tutti ad una certa uguaglianza.  Un ragionamento semplice che però ha dato frutti impensati: viveri, vestiario, medicinali hanno incominciato a circolare con insolita abbondanza… Nacque in noi la convinzione che nel Vangelo vissuto vi è la risposta ad ogni problema individuale e sociale.  Non era una utopia. Oggi centinaia di aziende sono coinvolte nel progetto di Economia di Comunione: improntare tutta la vita aziendale alla cultura del dare, e mettere in comune gli utili per scopi sociali, tra cui aiutare le persone in difficoltà, creando nuovi posti di lavoro e sovvenendo ai bisogni di prima necessità.
(Fonte: Città Nuova - Dare per essere amore - 25 Settembre 2006 - Chiara Lubich)

lunedì 29 luglio 2019

29/07/2019: Essere generosi fino in fondo.

29/07/2019: Essere generosi fino in fondo.
Buona settimana.
[…] Per entrare nella gioia dell’amore, siamo chiamati anche ad essere generosi, a non accontentarci di dare il minimo, ma ad impegnarci a fondo nella vita, con un’attenzione particolare per i più bisognosi. Il mondo ha necessità di uomini e donne competenti e generosi, che si mettano al servizio del bene comune. Impegnatevi a studiare con serietà; coltivate i vostri talenti e metteteli fin d’ora al servizio del prossimo. Cercate il modo di contribuire a rendere la società più giusta e umana, là dove vi trovate. Che tutta la vostra vita sia guidata dallo spirito di servizio, e non dalla ricerca del potere, del successo materiale e del denaro.[...]
(Fonte: Avvenire - XXVII Giornata Mondiale della Gioventù 2012. ​«Siate sempre lieti nel Signore» - martedì 27 marzo 2012)

domenica 28 luglio 2019

28/07/2019: Mettersi al servizio degli altri.

28/07/2019: Mettersi al servizio degli altri.
Buona domenica.
Edith, cieca dalla nascita, vive con altre non vedenti in un istituto dove il cappellano, paralizzato alle gambe, non può più celebrare la Messa. Per questo motivo si vuole togliere Gesù Eucaristia dalla casa. Edith ricorre al vescovo perché lo lasci quale unica luce alla loro tenebra. Ottiene il permesso e con questo anche quello di distribuire lei stessa la Comunione al cappellano e alle compagne. Desiderosa di rendersi utile, Edith ha ottenuto anche di disporre di una radio libera per varie ore. Se ne serve per offrire ciò che di meglio ha: consigli, pensieri validi, chiarimenti morali, per sostenere con la sua esperienza coloro che soffrono. Edith… e potrei narrarti altre cose di lei. Ed è cieca e la sofferenza l’ha illuminata. Ma quanti altri esempi avrei da narrarti! Il bene c’è e non fa rumore. Edith vive praticamente da cristiana: sa che ognuno di noi ha ricevuto dei doni e li mette al servizio degli altri. Sì, perché per dono (o carisma come si suol dire dal greco) non s’intendono soltanto quelle grazie di cui Dio arricchisce coloro che debbono governare la Chiesa. E nemmeno s’intendono soltanto quei doni straordinari che egli si riserva di mandare direttamente a qualche fedele, per il bene di tutti, quando pensa che occorra nella Chiesa rimediare a situazioni eccezionali, o a pericoli gravi, per i quali non bastano le istituzioni ecclesiastiche. Questi possono essere la sapienza, la scienza, il dono dei miracoli, il parlare le lingue, il carisma di suscitare una nuova spiritualità nella Chiesa ed altri ancora. Per doni, o carismi, non s’intendono solo questi, ma anche altri più semplici che possiedono molte persone e si notano per il bene che producono. Lo Spirito Santo lavora. Inoltre si possono chiamare doni o carismi anche i talenti naturali. Ognuno quindi ne è dotato. Anche tu. E che uso devi farne? Pensare come farli fruttare. Essi ti sono dati non solamente per te, ma proprio per il bene di tutti.
(Fonte: Città Nuova - A servizio degli altri - 7 Luglio 2009 - Citazione di Chiara Lubich)

sabato 27 luglio 2019

27/07/2019: Il dire grazie ci riempie di gioia.

27/07/2019: Il dire grazie ci riempie di gioia.
Buon fine settimana.
Certe volte viene da pensare che stiamo diventando una civiltà delle cattive maniere e delle cattive parole, come se fossero un segno di emancipazione. Le sentiamo dire tante volte anche pubblicamente. La gentilezza e la capacità di ringraziare vengono viste come un segno di debolezza, a volte suscitano addirittura diffidenza. Questa tendenza va contrastata nel grembo stesso della famiglia. Dobbiamo diventare intransigenti sull'educazione alla gratitudine, alla riconoscenza: la dignità della persona e la giustizia sociale passano entrambe da qui. Se la vita famigliare trascura questo stile, anche la vita sociale lo perderà. La gratitudine, poi, per un credente, è nel cuore stesso della fede: un cristiano che non sa ringraziare è uno che ha dimenticato la lingua di Dio. Sentite bene: un cristiano che non sa ringraziare è uno che ha dimenticato la lingua di Dio. Ricordiamo la domanda di Gesù, quando guarì dieci lebbrosi e solo uno di loro tornò a ringraziare (cfr Lc 17,18). Una volta ho sentito dire da una persona anziana, molto saggia, molto buona, semplice, ma con quella saggezza della pietà, della vita: “La gratitudine è una pianta che cresce soltanto nella terra delle anime nobili”. Quella nobiltà dell’anima, quella grazia di Dio nell'anima ci spinge a dire grazie, alla gratitudine. È il fiore di un’anima nobile.
(Fonte: Papa Francesco - Udienza 13.05.2015)

venerdì 26 luglio 2019

26/07/2019: La sofferenza dell’altro è mia.

26/07/2019: La sofferenza dell’altro è mia.
Buona giornata.
"Ho un solo sposo sulla terra: Gesù abbandonato: non ho altro Dio fuori di lui.In lui è tutto il Paradiso con la Trinità e tutta la terra con l'Umanità.Perciò il suo è mio e null'altro. E suo è il dolore universale e quindi mio.Andrò per il mondo cercandolo in ogni attimo della mia vita.Ciò che mi fa male è mio.Mio il dolore che mi sfiora nel presente.Mio il dolore delle anime accanto è quello il mio Gesù.Mio tutto ciò che non è pace, gaudio, bello, amabile, sereno... in una parola: ciò che non è Paradiso. Poiché anch'io ho il mio Paradiso ma è quello nel cuore dello Sposo mio. Non ne conosco altri.Così per gli anni che mi rimangono: assetata di dolori, di angosce, di disperazioni, di malinconie,di distacchi, di esilio, di abbandoni, di strazi, di... tutto ciò che è lui.Così prosciugherò l'acqua della tribolazione in molti cuori vicini e, per la comunione con lo Sposo mio onnipotente, lontani.Passerò come fuoco che consuma ciò che ha da cadere e lascia in piedi solo la Verità.Ma occorre essere come lui: essere lui nel momento presente della vita".
(Fonte: Rocca di Papa, 8 dicembre 1971 - Chiara all'incontro dei focolarini/e italiani/e:"Gesù abbandonato" (II parte))

giovedì 25 luglio 2019

25/07/2019: Donare gratuitamente trasforma noi e l’altro.

25/07/2019: Donare gratuitamente trasforma noi e l’altro.
Buona giornata.
[…]  ci si scopre figli dell’unico Padre e questo ci spinge a vedere Gesù in ogni persona che ci passa accanto,cercando di amarla come Lui richiede: vedendo Lui nel prossimo, nell’amare tutti (non solo i simpatici o quelli che la pensano come me), amare anche chi non ci capisce, gratuitamente senza aspettarsi il ritorno, anche i nemici,…[...]

mercoledì 24 luglio 2019

24/07/2019: É necessario ciò che sto per acquistare?

24/07/2019: É necessario ciò che sto per acquistare?
Buona giornata.
[…] Risulta dunque necessario sentirci tutti responsabili in quanto consumatori, sia per l’influenza diretta che le nostre scelte hanno sull’impatto ambientale e sulla produzione di rifiuti, sia perché Allarme rifiuti Se non agiamo subito, i nostri figli abiteranno in case fatte d’immondizia. La sobrietà ha anche qui voce in capitolo: è necessario ripensare tutti i prodotti, affinché diventino beni riciclabili e riutilizzabili. Una responsabilità nostra e del sistema economico che ci governa… Con grande dispiacere di S. Francesco.
La scelta di acquisto o non acquisto di un prodotto o un servizio può contribuire al suo successo sul mercato, influenzando in via indiretta le scelte delle imprese.

martedì 23 luglio 2019

23/07/2019: Ciò che ho in più appartiene a chi non ha.

23/07/2019: Ciò che ho in più appartiene a chi non ha.
Buona giornata.
[…] “Ciò che è superfluo per i ricchi appartiene ai poveri. Anche i poveri hanno di che aiutarsi gli uni gli altri: uno può prestare le sue gambe allo zoppo, l’altro gli occhi al cieco per guidarlo; un altro ancora può visitare i malati”.  Anche oggi possiamo vivere come i primi cristiani. Il Vangelo non è un’utopia. Lo dimostrano, ad esempio, i nuovi movimenti ecclesiali che lo Spirito Santo ha suscitato nella chiesa per far rivivere, con freschezza, la radicalità evangelica dei primi cristiani e per rispondere alle grandi sfide della società odierna, dove sono così forti le ingiustizie e le povertà.  Ricordo gli inizi del Movimento dei focolari, allorché il nuovo carisma ci infondeva in cuore un amore tutto particolare per i poveri. Quando li incontravamo per strada prendevamo nota del loro indirizzo su un bloc-notes per poi andare a trovarli e soccorrerli; erano Gesù: “L’avete fatto a me”. Dopo averli visitati nei loro tuguri, li si invitava a pranzo nelle nostre case. Per loro erano la più bella tovaglia, le posate migliori, il cibo più scelto.
(Fonte: www.cittanuova.it - Chiara Lubich Far comunione - 17.11.2003)

lunedì 22 luglio 2019

22/07/2019: Vivere il presente con sollecitudine.

22/07/2019: Vivere il presente con sollecitudine.
Buona settimana.
Vivendo bene (con solennità) l'attimo presente, amo Dio con tutto il cuore, la mente, le forze. La fine della vita è il futuro che diverrà presente. Per prepararsi al "momento dal quale dipende l'Eternità" basterà, dunque, sin d'ora e sempre vivere l'attimo presente.
Nel presente occorre sempre morire per risorgere. Il nostro modo? Pur accettando, in certi momenti, la necessità delle mortificazioni, si muore amando. Ma, amando, pure si risorge.  Nel presente dobbiamo far solo la volontà di Dio, non pensando, non desiderando, non applicandoci ad altro. Dobbiamo viverla con azioni intere, pulite, come solo incenso che sale a Dio. E in quell'azione mettere tutta la mente, il cuore, le forze.
(Fonte: Centro Chiara Lubich - Chiara Lubich - Diario di Chiara - 24 ottobre 2001)

domenica 21 luglio 2019

21/07/2019: Niente è piccolo di ciò che è fatto per amore.

21/07/2019: Niente è piccolo di ciò che è fatto per amore.
Buona domenica.
[...] Io sono stata creata in dono a chi mi sta vicino e chi mi sta vicino è stato creato da Dio in dono a me, come il Padre nella Trinità è tutto per il Figlio e il Figlio è tutto per il Padre. E per questo il rapporto tra noi è lo Spirito Santo, lo stesso rapporto che c’è fra le Persone della Trinità. SUla terra tutto è in rapporto di amore con tutto: ogni cosa con ogni cosa. Occorre però essere l'Amore per trovare il filo d'oro tra gli esseri.
(Fonte: Chiara Lubich - La dottrina spirituale)

sabato 20 luglio 2019

20/07/2019: Essere un canale che lascia scorrere l'amore.

20/07/2019: Essere un canale che lascia scorrere l'amore.
Buon fine settimana.
Nel contemplare Maria ognuno può ritrovare il senso della fedeltà, la forza e il coraggio nel ridire il proprio sì come lei lo ha detto, e non solo al momento dell’Annunciazione, ma anche nel momento della morte del Figlio, nel suo compartecipare alla redenzione e nel farsene canale per l’umanità accolta in Giovanni, il discepolo.
(Fonte: Lucia Abignente - L’accompagnamento spirituale – percorso di comunione - Quale luce dal carisma dell'unità? - 6.2.2019)

venerdì 19 luglio 2019

19/07/2019: Essere attenti gli uni verso gli altri.

19/07/2019: Essere attenti gli uni verso gli altri.
Buona giornata.
Se poi volessimo dare uno sguardo, sia pur sommario, allo sviluppo della capacità di amare, potremmo vedere come il cammino parta da un amore inizialmente centrato su di sé e si incammini verso un amore sempre più disinteressato e rivolto all’altro. È questa una crescita progressiva, con le sue tappe concrete: ad esempio, da una fase di narcisismo iniziale, in cui la persona ama l’altro in quanto questi va a colmare un suo bisogno, si passa a voler bene cercando di soddisfare non i propri ma i bisogni dell’altra persona. Così da una fase di sfruttamento affettivo (“l’altro serve a me”) si passa alla consapevolezza di aver bisogno dell’altro (“tu sei importante per me”), cosa che rende più umili e attenti alle necessità altrui.
(Fonte: Un amore integrale nella vita consacrata – 7 giugno 2010 – Gaspare Novara – Unità e Carismi)

giovedì 18 luglio 2019

18/07/2019: Avvicinare ogni prossimo con riconoscenza.

18/07/2019: Avvicinare ogni prossimo con riconoscenza.
Buona giornata.
È naturale mostrare la gratitudine, la riconoscenza con un dono.
Quale il dono che oggi ti aspetti da noi? Non hai bisogno di oro, incenso e mirra, ma vuoi noi stessi, il dono di sé. Riconoscerti come vero e unico Dio, a tutto e tutti anteporti, unico bene, il solo bene, tutto il bene: ecco la nostra adorazione e il nostro dono.
(Fonte: Fabio Ciardi – I Magi: Adorazione e dono – fabiociardi.blogspot.com)

mercoledì 17 luglio 2019

17/07/2019: Scoprire i bisogni degli altri.

17/07/2019: Scoprire i bisogni degli altri.
Buona giornata.
Spiritualità della comunione significa (…) capacità di sentire il fratello (…) come ‘uno che mi appartiene’, per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire (…) e prendersi cura dei suoi bisogni (…).
Spiritualità della comunione è pure capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c’è nell’altro, per accoglierlo (…) come dono di Dio: un “dono per me” (…).
Spiritualità della comunione è infine saper ‘fare spazio’ al fratello, portando ‘i pesi gli uni degli altri’ (Gal 6,2)”.
(Fonte: Chiara Lubich alla 1a Scuola Internazionale per imprenditori – http://focolare.org/it/sif/2001/20010409i_b.html)

martedì 16 luglio 2019

16/07/2019: Ringraziare Dio per ogni dono ricevuto.

16/07/2019: Ringraziare Dio per ogni dono ricevuto.
Buona giornata.
[…] gettarsi ai piedi di Gesù per ringraziarlo non è un atteggiamento interiore da trascurare. Mettersi ai piedi di Gesù, come la donna peccatrice nella casa di Simone il fariseo (Lc 7,36-50), denota un atteggiamento di profonda gratitudine, una gioia interiore che esprime il desiderio di  enorme riconoscenza, il non volersi mai staccare da Lui per tutta la vita. [...]
(Fonte: https://it.zenit.org/articles/si-puo-essere-cristiani-dimenticandosi-di-ringraziare-dio/ - 13.10.2013 - Osvaldo Rinaldi - Chiesa e religione)

lunedì 15 luglio 2019

15/07/2019: Cerco di diffondere il bene?

15/07/2019: Cerco di diffondere il bene?
Buona settimana.
[…] Per sanare ogni situazione occorre anzitutto andare alla radice. E si sa come noi occidentali e l'America in particolare, siamo stati troppo egoisti, non abbiamo voluto condividere i nostri beni con altre nazioni nella fame. Anzi le abbiamo, a volte, affamate di più. La situazione attuale richiede una nostra conversione collettiva e cominciare a fare ciò che non si è mai fatto. Già questo "cominciare" potrebbe allentare la tensione e la vendetta. Questi non sono solo miei pensieri. Simili ne stanno emergendo qua e là nel mondo e non solo fra il popolo. Io, fra il resto, oggi ho un sogno: non potrà essere che in un domani la collaborazione che si sta stringendo fra nazioni per liberare il mondo dal terrorismo possa servire (se Dio ci aiuta, Lui che tutto fa cooperare al bene per quelli che Lo amano) a far pensare un mondo solidale, in marcia verso l'unità globale? Qualcuno ne parla e più d'un Papa l'ha indicato come mèta augurabile per l'umanità.
(Fonte: Centeo Chiara Lubich -  La risposta al terrorismo - Vienna, 3 novembre 2001 - Intervista di Walter Achleitner del giornale Kirchenzeitung Kooperation a Chiara Lubich)

domenica 14 luglio 2019

14/07/2019: La gratitudine ci dà occhi nuovi.

14/07/2019: La gratitudine ci dà occhi nuovi.
Buona domenica.
Ti voglio bene non perché ho imparato a dirti così, non perché il cuore mi suggerisce questa parola, non tanto perché la fede mi fa credere che sei amore, nemmeno soltanto perché sei morto per me.  Ti voglio bene perché sei entrato nella mia vita più dell’aria nei miei polmoni, più del sangue nelle mie vene.  Sei entrato dove nessuno poteva entrare quando nessuno poteva aiutarmi ogniqualvolta nessuno poteva consolarmi.  Ogni giorno ti ho parlato.  Ogni ora ti ho guardato e nel tuo volto ho letto la risposta, nelle tue parole la spiegazione, nel tuo amore la soluzione.  Ti voglio bene perché per tanti anni hai vissuto con me ed io ho vissuto di Te.  Ho bevuto alla tua legge e non me n’ero accorta.  Me ne sono nutrita, irrobustita, mi sono ripresa, ma ero ignara come il bimbo che beve dalla mamma e ancor non sa chiamarla con quel dolce nome.  Dammi d’esserti grata almeno un po’ – nel tempo che mi rimane, di questo amore che hai versato su me, e m’ha costretta a dirti: Ti voglio bene.
(Fonte: Chiara Lubich - La dottrina spirituale, Mondadori, p.176)

sabato 13 luglio 2019

13/07/2019: Essere liberi da ogni attaccamento.

13/07/2019: Essere liberi da ogni attaccamento.
Buon fine settimana.
[…] Ecco, poi volevo dirvi qualcosetta anche sulla Desolata. La Desolata è la maestra del perdere. Be' qui, popi, la mia pratica - siccome devo comunicarvi la mia anima - è quando viene in mente qualcosa di inutile: perdo, perché questo... mi fa fastidio questo qualcosa di inutile, perché ormai abbiamo anche l'anima abituata un po' alle cose belle, che sono leggere, soavi, bellissime. Quando entra qualcos'altro, un po' di terra, un po'..., ecco, sentiamo un disagio, allora si capisce: qui c'è un attaccamento, qui c'è un po' di superbia, qui c'è un po' di orgoglio, qui c'è un attaccamento a qualche cosa, qui c'è..., ecco, e noi sentiamo nell'anima. Allora l'unica è la Desolata: perdere. Allora io... si perde e ci si butta ad amare, ci si butta ad andare avanti, ecc.  [...]
(Fonte: Centro Chiara Lubich - Chiara Lubich - Con Maria Desolata - Castel Gandolfo, 7 gennaio 1996)

venerdì 12 luglio 2019

12/07/2019: Che cosa posso dare oggi?

12/07/2019: Che cosa posso dare oggi?
Buona giornata.
[…] E san Tommaso d’Aquino: <<Quando i ricchi consumano per i loro fini personali il sovrappiù necessario alla sopravvivenza dei poveri, essi li derubano>>. Ma oggi, trovandoci qui con persone che hanno responsabilità di aziende, ricorderei un altro scritto: <<Non basta un po’ di carità, qualche opera di misericordia, qualche piccolo superfluo di singole persone, per raggiungere il nostro scopo: occorre che aziende intere e imprese mettano in comune il proprio utile>>. Fin qui, dunque, qualcosa sulla nostra cultura, che è la cultura del Vangelo, ricavata dal Vangelo, che è la cultura del dare, che va vissuta verso i bisognosi e verso tutti gli agenti intorno a queste aziende.
(Fonte: La cultura del Dare - Citazione di Chiara Lubich)

giovedì 11 luglio 2019

11/07/2019: Vivere la cultura del dare per contribuire alla fraternità.

11/07/2019: Vivere la cultura del dare per contribuire alla fraternità.
Buona giornata.
[…]  La cultura dell'avere partorisce una concezione antropologica monca, rivestita di non-valori, di sentimenti negativi. La società che ne deriva è quella "complessa" che mercifica tutta l'esistenza, incapace di instaurare rapporti interpersonali profondi. La risposta a tale cultura non può essere che la cultura del dare, una cultura che esprime la verità sull'uomo, come "homo donator", la cui vera identità consiste nell'essere dono in tutte le espressioni del suo vivere. [...]
(Fonte: Nuova Umanità - Vera Araujo - La cultura del dare - 28 agosto 2012)

mercoledì 10 luglio 2019

10/07/2019: L’amore disinteressato costruisce rapporti veri.

10/07/2019: L’amore disinteressato costruisce rapporti veri.
Buona giornata.
[…] Non sempre o raramente la nostra razionalità, o sensibilità, è capace di cogliere questa verità. Siamo spesso in grado di vedere solo una parte della realtà e vengono più in rilievo i rapporti sociali difficili, contrassegnati dalla contraddizione e dal conflitto. E diventa arduo, specie nella complessa società odierna, individuare rapporti di concordia, di comunione. Il nostro carisma ci ha indicato nella fraternità un principio spirituale che è al contempo una categoria antropologica, sociologica, politica…, capace di innescare un processo di rinnovamento globale della società.  L’amore fraterno stabilisce ovunque rapporti sociali positivi, atti a rendere il consorzio umano più solidale, più giusto, più felice. La nostra esperienza di più di sessanta anni ci dice che questi rapporti fraterni vissuti sia nella quotidianità della vita personale, familiare e sociale, sia nella vita delle istituzioni politiche e delle strutture economiche, liberano risorse morali e spirituali inaspettate.[...]
(Fonte: www.focolare.org - Costruire veri rapporti di fraternità - Messaggio di Chiara Lubich - 13.02.2005)

martedì 9 luglio 2019

09/07/2019: Essere generosi nell'amore.

09/07/2019: Essere generosi nell'amore.
Buona giornata.
[…] Come vivremo allora la Parola di vita di questo mese? Comportandoci da veri figli del Padre celeste, cioè imitando il suo amore, soprattutto nelle caratteristiche che abbiamo evidenziato: la gratuità e l'universalità. Cercheremo allora di amare per primi, di un amore generoso, solidale, aperto verso tutti, specialmente verso quei vuoti che possiamo trovare attorno a noi. Cercheremo di amare con un amore distaccato dai risultati. Ci sforzeremo di farci strumenti della liberalità di Dio, rendendo partecipi anche gli altri dei doni di natura e di grazia che abbiamo ricevuti da Lui. Lasciandoci guidare da questa Parola di Gesù, vedremo con occhi nuovi e con cuore nuovo ogni prossimo che ci passerà accanto, ogni occasione che ci verrà offerta dalla vita quotidiana. E dovunque noi ci troveremo ad operare (famiglia, scuola, ambiente di lavoro, ospedale ecc.), ci sentiremo spinti ad essere dispensatori di questo amore che è proprio di Dio e che Gesù ha portato sulla terra, l'unico capace di trasformare il mondo.
(Fonte: Centro Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita di Gennaio 1992:  Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso.)

lunedì 8 luglio 2019

08/07/2019: Condividere ciò che ho ricevuto.

08/07/2019: Condividere ciò che ho ricevuto.
Buona settimana.
«Ma, se dovevamo essere pronte a dare la vita l’una per l’altra, era logico che, intanto, occorreva rispondere alle mille esigenze che l’amore fraterno richiedeva: occorreva condividere le gioie, i dolori, i pochi beni, le proprie esperienze spirituali. Ci siamo sforzate di fare così perché fosse vivo tra noi, prima d’ogni altra cosa, l’amore reciproco».[...]
(Fonte: Congresso dei Volontari della Zona Italia - Citazione di Chiara Lubich - www.focolaritalia.it)

domenica 7 luglio 2019

07/07/2019: Andare incontro ai bisogni del fratello con creatività.

07/07/2019: Andare incontro ai bisogni del fratello con creatività.
Buona domenica.
[…] Possiamo anche noi andare a cercare Gesù negli uomini e nelle donne prigionieri del dolore e della solitudine. Possiamo offrirci, con rispetto, di essere loro compagni nel cammino della vita, verso la pace che Gesù dona, come fa M. Pia con i suoi amici che, in un piccolo centro del Sud Italia, si impegnano al servizio dei migranti. Da quei volti traspaiono storie di dolore, di guerra, di violenze subite.[...]
(Fonte: Letizia Magri - Commento alla Parola di Vita “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi” (Gv 20,21))

sabato 6 luglio 2019

06/07/2019: Essere riconoscenti verso tutti.

06/07/2019: Essere riconoscenti verso tutti.
Buon fine settimana.
[…] “La misura di ogni felicità è la riconoscenza”: provate ad indossare una maglietta con questo aforisma e vi accorgerete che è tutt’altro che facile da sostenere. La frase – attribuita a Chesterton, scrittore e apologeta che ha fatto dell’arguta sentenza un’arma pacifica del suo argomentare – chiede di essere ambientata nella caleidoscopica arena della famiglia. La riconoscenza a cui è legata la felicità necessita della capacità di saper guardare a quanto si è fatto con onesta soddisfazione. Chi crede può essere grato a Dio e poi ai fratelli, ma tutti – mi pare – per essere felici, al momento di una valutazione, dovrebbero essere grati a se stessi per quello che sono riusciti a fare.[...]

venerdì 5 luglio 2019

05/07/2019: Posso ricominciare ad amare in ogni momento.

05/07/2019: Posso  ricominciare ad amare in ogni momento.
Buona giornata.
Se qualcuno comincia e ricomincia a vivere bene il presente nella sua vita, t'accorgi che col tempo - anche se non vi ha messo un'apposita intenzione - le sue azioni hanno preso la nota della solennità. Per cui osservi che la vita di quel fratello è poggiata su un unico supporto soprannaturale: l'amore verso Dio. Nello stesso tempo, però, questa nota di solennità caratterizza profondamente ogni sua attività sì da rendere quella esistenza fortemente colorita. E ne segue che la sua fisionomia spirituale va a fuoco con crescente precisione. Di lui tu puoi dire, ad esempio, che è: immerso in Dio nella preghiera; libero e allegro in compagnia; preciso nel suo dovere; esigente con se stesso; fraterno con tutti; intransigente nella disciplina di chi da lui dipende; misericordioso con chi cade; convinto come roccia del suo nulla e dell'onnipotenza di Dio; insoddisfatto spesso del suo operato, sempre pronto però a sperare e ricominciare. Ed è proprio questo eterno ricominciare, richiesto dalla vita umana traumatizzata dal peccato d'origine, che aiuta l'anima ad ammantarsi di quel qualcosa di continuo, pur nella varietà delle azioni. E ciò profuma di santità; dapprima poco, poi sempre di più. Perché santo è colui che non vive più in sé, nella propria volontà, ma trasferito in Altra.
(Fonte: Chiara Lubich - Note di solennità - Ed. Città Nuova)

giovedì 4 luglio 2019

04/07/2019: Testimoniare l'amore di Dio intorno a noi.

04/07/2019: Testimoniare l'amore di Dio intorno a noi.
Buona giornata.
[…] Questa fede nell'amore di Dio non può però rimanere chiusa nell'interiorità di ciascuno, come spiega bene Paolo: Dio ha dato a noi l'incarico di portare altri alla riconciliazione con lui (cf 2 Cor 5,18) affidando ad ogni cristiano la grande responsabilità di testimoniare l'amore di Dio per le sue creature. Come? Tutto il nostro comportamento, dovrebbe rendere credibile questa verità che annunciamo. Gesù ha detto chiaramente che prima di portare l'offerta all'altare dovremmo riconciliarci con un nostro fratello o sorella se essi avessero qualcosa contro di noi (cf Mt 5,23-24). E questo vale prima di tutto all'interno delle nostre comunità: famiglie, gruppi, associazioni, Chiese. Siamo chiamati cioè ad abbattere tutte le barriere che si oppongono alla concordia fra le persone e i popoli. [...]
(Fonte: Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita di Gennaio 1997:  “…in nome di Cristo, lasciatevi riconciliare con Dio” (2.Cor.5,20) - www.centrochiaralubich.org)

mercoledì 3 luglio 2019

03/07/2019: Moltiplicare il bene durante la giornata.

03/07/2019: Moltiplicare il bene durante la giornata.
Buona giornata.
[…] Quando più professionisti della comunicazione faranno tacere il loro io per lasciare spazio allo Spirito di Dio, i media dimostreranno la loro capacità di moltiplicare il bene all’infinito, e i loro operatori assolveranno la loro vocazione ad essere strumenti di unità a servizio dell’intera umanità.[...]
(Fonte: Zenit - Chiara Lubich: “La nostra risposta alla notte collettiva e culturale di oggi” - Messaggio al Voluntarifest (Budapest, 16 settembre 2006))

martedì 2 luglio 2019

02/07/2019: Costruire rapporti di solidarietà.

02/07/2019: Costruire rapporti di  solidarietà.
Buona giornata.
Lo affermava ancora Giovanni Paolo II, sempre al Genfest '90: "Siate consapevoli - e ve lo ripeto - che la via verso un mondo unito... è fondata sulla costruzione di rapporti solidali e la solidarietà ha la sua radice nella carità" (nell'amore). Costruire, dunque, rapporti di unità che hanno la loro radice nell'amore. [...]
(Fonte: Chiara Lubich - Messaggio ai Giovani per un Mondo Unito - Cittadella Araceli (São Paulo), 26 aprile 1998  - www.centrochiaralubich.org)

lunedì 1 luglio 2019

01/07/2019: Avere un cuore grande per amare.

01/07/2019: Avere un cuore grande per amare.
Buona settimana.
Abbiamo bisogno di dilatare il cuore sulla misura del Cuore di Gesù. Quanto lavoro!  Ma è l’unico necessario. Fatto questo, tutto è fatto. Si tratta di amare ognuno che ci viene accanto come Dio lo ama.
E dato che siamo nel tempo, amiamo il prossimo uno alla volta, senza tener nel cuore rimasugli d’affetto per il fratello incontrato un minuto prima. Tanto, è lo stesso Gesù che amiamo in tutti. Ma se rimane il rimasuglio vuol dire che il fratello precedente è stato amato per noi o per lui... non per Gesù. E qui è il guaio. La nostra opera più importante è mantenere la castità di Dio e cioè: mantenere l’amore in cuore come Gesù ama.  Quindi per essere puri non bisogna privare il cuore e reprimervi l’amore.  Bisogna dilatarlo sul Cuore di Gesù ed amare tutti.
(Fonte: Chiara Lubich - Dilatare il cuore - Giugno 1957 - www.centrochiaralubich.org)

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