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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

31/01/2024: Amare con misericordia.

31/01/2024:  Amare con misericordia. Buon giorno. “Una madre – afferma Chiara – non cessa di amare il figlio se cattivo, non cessa di aspettarlo se lontano, non desidera altro che ritrovarlo, perdonarlo, riabbracciarlo: perché l’amore di una madre profuma tutto di misericordia. (…) Il suo è un amore che, perché sta sopra a tutto, è desideroso di tutto coprire, nascondere. (…) L’amore di una madre è naturalmente più forte della morte.(…) Ebbene, se è così delle madri normali, si può ben immaginare cos’è di Maria, Madre umano-divina del bimbo che era Dio, e madre spirituale di tutti noi! (…) Ma Dio in Maria deposita il suo disegno per l’umanità (cf. Lc 1,49); in Maria rivela tutta la sua misericordia per gli uomini”. (Fonte: www.focolare.org - Chiara Lubich: amore e misericordia, un nesso inscindibile - 16.06.2016)

30/01/2024: Dare fiducia.

30/01/2024:  Dare fiducia. Buon giorno. […] «Significa essere pronti a vederci sempre nuovi; vuol dire avere pazienza, sopportare, saper sorvolare, significa dare fiducia, sperare sempre, credere sempre. Soprattutto non giudicare» (Fonte: Chiara Lubich - (COLL 25. 10.90,p. 54)

29/01/2024: Saper attendere.

29/01/2024:  Saper attendere. Buona settimana. […] E il cristiano è un uomo o una donna che sa vivere nel momento e che sa vivere nel tempo. Il momento è quello che noi abbiamo in mano adesso: ma questo non è il tempo, questo passa! Forse noi possiamo sentirci padroni del momento, ma l’inganno è crederci padroni del tempo: il tempo non è nostro, il tempo è di Dio! Il momento è nelle nostre mani e anche nella nostra libertà di come prenderlo. E di più: noi possiamo diventare sovrani del momento, ma del tempo soltanto c’è un sovrano, un solo Signore, Gesù Cristo.”.[...] (Fonte: SANTA MARTA. «Il momento è dell'uomo, il tempo è di Dio» - Papa Francesco)

27/01/2024: Amare il prossimo con i fatti.

27/01/2024:  Amare il prossimo con i fatti. Buon weekend «Facciamo nostro il detto: “Amare con i fatti” (1 Gv 3,18). Gesù vuole quelli, vuole una carità verso il prossimo che sia servizio concreto. Lui stesso ci è stato modello con la lavanda dei piedi, ad esempio. Amare con le opere. Noi sappiamo che possiamo fare ciò […] tutto il giorno: un atto concreto in favore di un fratello, poi di un altro o di un altro ancora, e così via. […] E allora, alla fine della vita, per queste azioni concrete, Gesù ci darà un premio proporzionato. Se anche un solo bicchiere d’acqua offerto a lui nel prossimo non rimarrà senza ricompensa (cf Mt 10,42), che sarà di molti bicchieri d’acqua? […] (Fonte: www.schoenstatt.org - Chiara Lubich: amare con le opere)

26/01/2024: Non perdere la speranza.

26/01/2024:  Non perdere la speranza. Buon giorno. […] «Se osservo ciò che lo Spirito Santo ha fatto con noi e con tante altre “imprese” spirituali e sociali oggi operanti nella Chiesa, non posso non sperare che Egli agirà ancora e sempre con tale generosità e magnanimità. E ciò non solo per opere che nasceranno ex-novo dal suo amore, ma per lo sviluppo di quelle già esistenti come la nostra.[...] (Fonte: Chiara Lubich - Attualità. Leggere il proprio tempo, Città Nuova, Roma 2013, pp. 102-103)

25/01/2024: Vivere e pregare per l'unità dei cristiani affinché il mondo creda.

25/01/2024:  Vivere e pregare per l'unità dei cristiani affinché il mondo creda. Buon giorno. […] L’unità tra i cristiani è una condizione perché le persone possano incontrare Dio, secondo la preghiera di Gesù: “Padre, che tutti siano uno … perché il mondo  creda.”(Gv. 17, 21) E lo Spirito Santo sta spingendo un po’ ovunque le nostre Chiese in questa direzione: dialogare per ritrovare l’unità infranta nei secoli, per dare come cristiani una testimonianza comune davanti al mondo. (Fonte: Dialogo o dialoghi? Uno stile di vita  - Maria (Emmaus) Voce - 5.5.2017)

24/01/2024: Essere misericordiosi.

24/01/2024:  Essere misericordiosi. Buon giorno. […] Perché Dio vuole da noi la misericordia? Perché ci vuole come lui. Dobbiamo somigliare a lui come i figli somigliano al padre e alla madre. Lungo tutto il Vangelo Gesù ci parla dell’amore del Padre per i buoni e per i cattivi, per i giusti e per i peccatori: per ognuno, non fa distinzioni e non esclude nessuno. Se ha delle preferenze sono per quelli che meno sembrano meritare di essere amati, come nella parabola del figliol prodigo.[...] [...] Chi potrà insegnarci cosa vuol dire essere misericordiosi? Proprio uno solo: lui, Gesù, che è andato in cerca della pecora smarrita, ha perdonato chi l’aveva tradito e crocifisso, ha dato la sua vita per la nostra salvezza. Per imparare ad essere misericordiosi come il Padre, perfetti come lui, occorre guardare Gesù, rivelazione piena dell’amore del Padre. Egli ha detto: “Chi ha visto me ha visto il Padre.”[...] (Fonte: www.focolare.org - Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita Giugno 2002

23/01/2024: Accogliere chi è abbandonato e smarrito.

23/01/2024:  Accogliere chi è abbandonato e smarrito. Buon giorno. […] questo passaparola richiama nella mia anima valori come la solidarietà, la gentilezza e la generosità. E mi incoraggia a stendere una mano amichevole a coloro che sono emarginati, contribuendo a creare un ambiente in cui ognuno si senta parte di qualcosa di più grande e significativo.

22/01/2024: Rispondere alle necessità del prossimo.

22/01/2024:  Rispondere alle necessità del prossimo. Buona settimana. […]  le prime ragazze già in focolare, chiamate da Dio ad una donazione totale, davano tutto, mentre gli altri davano il superfluo, e chi aveva poco o nulla metteva in comune le proprie necessità. Nasceva così la "comunione dei beni", che ha avuto poi i suoi sviluppi, fino all’attuale progetto di Economia di Comunione.[..] (Fonte: Alcune caratteristiche dell’amore al prossimo - Castel Gandolfo, 1.11.2002)

21/01/2024: Imparare da ognuno.

21/01/2024:  Imparare da ognuno. Buona domenica. […] Siamo più abituati, forse per eccesso narcisistico, più a parlare, a farsi ascoltare, a restare sulla propria idea piuttosto che immedesimarsi con il vissuto di altri, comprenderli, accoglierli, farli nostri, apprezzarli. E così imparare dal basso, da tutti, da chi meno te lo aspetti perché ognuno ha qualcosa da dare, da dire, da offrire, da costruire. Del resto è proprio il condividere un tratto del nostro viaggio della vita insieme a chi ci sta più vicino, la caratteristica del “noi” che prende forma nel nostro quartiere, comunità, città. (Fonte: www.focolaritalia.it - Camminare insieme)

20/01/2024: Vedere il prossimo nella diversità dell’altro.

20/01/2024:  Vedere il prossimo nella diversità dell’altro. Buon fine settimana. […] accogliere l'altro così come è, non come vorremmo che fosse, con un carattere diverso, con le nostre stesse idee politiche, le nostre convinzioni religiose, e senza quei difetti o quei modi di fare che tanto ci urtano. No, occorre dilatare il cuore e renderlo capace di accogliere tutti nella loro diversità, nei loro limiti e miserie.[...] (Fonte: Centro Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita: Siate benevoli gli uni verso gli altri… - Roma, 25 luglio 2006 - Chiara Lubich)

19/01/2024: Amare senza pregiudizi.

19/01/2024:  Amare senza pregiudizi. Buon giorno. […] Io penso che Chiara, come tutti i fondatori, rimanga attuale sempre. Perché? Perché il dono che Dio le ha dato costituisce un modello di vita che ha tanto da dire e da dare al mondo oggi. Quindi la sua figura non è passata, proprio per questo esempio continuo che ci ha dato di apertura all’umanità, di attenzione ai segni dei tempi, di capacità di accogliere chiunque senza pregiudizi, senza preclusioni di nessuna specie; per la sua capacità di stare a contatto con i grandi della Terra e dare loro qualcosa di essenziale senza timore, senza riserve e con assoluta coerenza e chiarezza, e nello stesso tempo di stare a contatto anche con i piccoli, con i più poveri, con i bambini, facendosi talmente uno con tutti che ognuno si sentiva a proprio agio con lei.[...] (Fonte: www.cittanuova.it - Maria Voce: Chiara Lubich ha anticipato il Concilio)

18/01/2024: Seguire con perseveranza la via di Gesù insieme ad altri cristiani.

18/01/2024:  Seguire con perseveranza la via di Gesù insieme ad altri cristiani. Buon giorno. Per far questo posso , nel quotidiano, vivere per l'unità, aumentare l'amore reciproco cercando di costruire, insieme ai cristiani di altre chiese, la fratellanza universale e un mondo più unito e solidale.

17/01/2024: Pregare per i fratelli in difficoltà.

17/01/2024:  Pregare per i fratelli in difficoltà. Buon giorno. Quando, poi, questo amare per primi è vissuto insieme da due o più persone si ha l’amore vicendevole, un amore cioè capace di far sì che i rapporti tra le persone siano tali da superare ogni difficoltà, ogni ostacolo;  un amore che porta a vedere l’altro come un altro se stesso, onde comprenderlo fino in fondo e aiutarlo concretamente; un amore capace di farci scoprire fratelli gli uni degli altri, quindi tutti protesi al bene della famiglia umana. In una parola, un amore che genera fraternità, innescando un processo di rinnovamento in ogni ambito della società. Messaggio di Chiara Lubich per il Congresso: “Comunicazione e Relazionalità in Medicina

16/01/2024: Impegnarsi concretamente per la salvaguardia del creato.

16/01/2024:  Impegnarsi concretamente per la salvaguardia del creato. Buon giorno. [...] offriamo un rendimento di grazie al benevolo Creatore per il magnifico dono del creato e impegnarci a custodirlo e preservarlo per il bene delle generazioni future. Alla fine, sappiamo che ci affatichiamo invano se il Signore non è al nostro fianco (cfr Sal 126/127), se la preghiera non è al centro delle nostre riflessioni e celebrazioni. Infatti, un obiettivo della nostra preghiera è cambiare il modo in cui percepiamo il mondo allo scopo di cambiare il modo in cui ci relazioniamo col mondo. Il fine di quanto ci proponiamo è di essere audaci nell’abbracciare nei nostri stili di vita una semplicità e una solidarietà maggiori.[.] (Fonte: Avvenire - Papa Francesco - Papa Francesco e Bartolomeo: un appello congiunto per la cura del creato - 1 settembre 2017)

15/01/2024: Costruire ponti di pace.

15/01/2024:  Costruire ponti di pace. Buona settimana. […]  le vie del Signore sono audaci, a volte sembrano al limite delle nostre possibilità, come i ponti di corda gettati tra le pareti delle rocce. Esse sfidano abitudini egoistiche, pregiudizi, falsa umiltà e ci aprono orizzonti di dialogo, incontro, impegno per il bene comune. Soprattutto ci richiedono un amore sempre nuovo, stabilito sulla roccia dell’amore e della fedeltà di Dio per noi, capace di arrivare fino al perdono. Esso è la condizione irrinunciabile per costruire relazioni di giustizia e di pace tra le persone e tra i popoli. Anche la testimonianza di un gesto d’amore semplice, ma autentico, può illuminare la strada nel cuore degli altri. [...] (Fonte: www.focolare.org - Commento alla Parola di Vita: “Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri”.  Marzo 2018 - Letizia Magri)

14/01/2024: Fare spazio al prossimo.

14/01/2024:  Fare spazio al prossimo. Buona domenica. [...] Per far spazio all’altro, infatti, occorre dimenticare noi stessi: l’accettare senza sentirne il peso … le differenze dell’altro è un primo passo per non restare in noi stessi. [...] quindi: non giudicare le intenzioni dell’altro da quanto lui fa o dice e che possiamo non comprendere; non ingigantire quanto vediamo ma cercare di osservarlo per quello che è nel presente; riuscire a guardare ogni giorno l’altro come lo vedessimo la prima volta senza sommare al fastidio attuale quello dei giorni precedenti…[...] Fatto questo primo passo, sarà più facile saper leggere quello che l’altro ha in cuore e che spesso è oscurato da quel modo di fare che ci dà fastidio e riuscire a capirlo, a capirsi, e anche ad aiutarsi a migliorare. (Fonte: Francesco Châtel – Primo passo: sopportare – Città Nuova)

13/01/2024: Accettare le proprie vulnerabilità.

13/01/2024:  Accettare le proprie vulnerabilità. Buon weekend Possiamo adottare come regola di convivenza la comprensione verso tutti. Tuttavia, questa è una regola che sarà scritta solo nel cuore, perché è una decisione senza condizionamenti esterni e senza motivazioni se non quelle dell'amore. Quando riesco a mettere in pratica questa regola, vedo che inizio a conoscere meglio le persone, a valorizzare maggiormente le loro qualità. Un altro effetto è che rifletto anche sui miei difetti, sulla mia vulnerabilità. Questo mi porta a non giudicare l'altro. Da pari a pari, scopro che possiamo andare avanti insieme mostrando comprensione reciproca. Autor: Apolonio Carvalho Nascimento

12/01/2024: Aiutare i più deboli.

12/01/2024:  Aiutare i più deboli. Buon giorno. [...]  l’osservanza dei suoi comandamenti costruisce in noi quell’amore che è proprio di Gesù. Ci comunica quel modo di amare, che noi vediamo in tutta la sua vita terrena: un amore che faceva di Gesù una cosa sola con il Padre e, nello stesso tempo, lo spingeva ad immedesimarsi e ad essere una cosa sola con tutti i suoi fratelli, specialmente i più piccoli, i più deboli, i più emarginati. (Fonte: Centro Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita di aprile 1994: Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.)

11/01/2024: Valorizzare le diversità.

11/01/2024:  Valorizzare le diversità. Buon giorno. […] Perseguire la pace oggi significa re-inventarla, chiamando in causa molteplici dimensioni: l’economia mondiale, il diritto internazionale, l’educazione alla pace a tutti i livelli. Reinventare la pace vuol dire valorizzare la diversità culturale, cioè la ricchezza dell’identità dei singoli popoli; formare le nuove generazioni ad una cultura del dialogo e dell’incontro; consolidare il pluralismo identitario all’interno del contesto urbano; affrontare con sguardo lungimirante la questione migratoria; tutelare l’ambiente e la “casa comune” planetaria; contrastare la corruzione e promuovere la legalità ad ogni livello; fermare l’incremento delle spese militari e del commercio internazionale degli armamenti; ripensare l’Europa e i processi integrativi nelle grandi aree continentali; lavorare per un nuovo assetto di sicurezza, stabilità e cooperazione per il Medio Oriente.  [...] (Fonte:  https://www.acistampa.com/story/educazione-alla-

10/01/2024: Accogliere l’imprevisto.

10/01/2024:  Accogliere l’imprevisto. Buon giorno. […] Che dire allora, oggi, ai nostri che si dibattono nella sofferenza? Che augurio far loro? Come comportarci nei loro riguardi? Avviciniamoli anzitutto con sommo rispetto: anche se ancora forse non lo pensano, essi sono in questo momento visitati da Dio. Poi condividiamo, in tutto quanto è possibile, le loro croci. Assicuriamoli del nostro continuo ricordo e della nostra preghiera, perché sappiano prendere direttamente dalle mani di Dio quanto li angustia e li fa soffrire. Aiutiamoli poi ad avere sempre presente il valore della sofferenza. E ricordiamo loro quel meraviglioso principio cristiano per il quale un dolore amato come volto di Gesù crocifisso e abbandonato si può tramutare in gioia. (Fonte: Collegamento CH - Dio è vicino a chi soffre - Chiara Lubich - 25 dicembre 1986)

09/01/2024: Essere semplici di cuore.

09/01/2024:  Essere semplici di cuore. Buon giorno. «[…] il bambino si abbandona fiducioso al padre e alla madre: crede al loro amore. […] Il cristiano autentico, come il bambino, crede all’amore di Dio, si getta in braccio al Padre celeste, pone in lui una fiducia illimitata. […] I bambini dipendono in tutto dai genitori, […]. Anche noi, “bambini evangelici”, dipendiamo in tutto dal Padre: […] sa ciò di cui abbiamo bisogno, prima ancora che glielo chiediamo, e ce lo dona. Lo stesso regno di Dio non lo si conquista, lo si accoglie in dono dalle mani del Padre». (Fonte: C. Lubich,  Parola di Vita ottobre 2003)

08/01/2024: Praticare l’ospitalità.

08/01/2024:  Praticare l’ospitalità. Buona settimana. Queste parole di san Paolo ci richiamano uno degli aspetti più toccanti dell’amore di Gesù. E’ l’amore con cui Gesù durante la sua vita terrena ha sempre accolto tutti, in modo particolare i più emarginati, i più bisognosi, i più lontani. E’ l’amore con cui Gesù ha offerto a tutti la sua fiducia, la sua confidenza, la sua amicizia, abbattendo ad una ad una le barriere che l’orgoglio e l’egoismo umano avevano eretto nella società del suo tempo. Gesù è stato la manifestazione dell’amore pienamente accogliente del Padre celeste verso ciascuno di noi e dell’amore che, di conseguenza, noi dovremmo avere gli uni verso gli altri. E’ questa la prima volontà del Padre su di noi; per cui non potremmo rendere al Padre una gloria più grande di quella che gli rendiamo quando cerchiamo di accoglierci gli uni gli altri a quel modo con cui Gesù ha accolto noi. (Fonte: Centro Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita:Accoglietevi gli uni gli altr

07/01/2024: Non dar peso alle offese.

07/01/2024:  Non dar peso alle offese. Buona domenica. […] Spesso le famiglie si sfasciano perché non ci si sa perdonare. Odi antichi mantengono la divisione tra parenti, tra gruppi sociali, tra popoli. A volte c’è addirittura chi insegna a non dimenticare i torti subiti, a coltivare sentimenti di vendetta... Ed un rancore sordo avvelena l’anima e corrode il cuore. Qualcuno pensa che il perdono sia una debolezza. No, è l’espressione di un coraggio estremo, è amore vero, il più autentico perché il più disinteressato. "Se amate quelli che vi amano, quale merito ne avete?" - dice Gesù - questo lo sanno fare tutti: "Voi amate i vostri nemici" (cf Mt 5,42-47). [...] (Fonte: Centro Chiara Lubich - Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita: Perdona l’offesa al tuo prossimo e allora … - Roma (Città Nuova), 25 luglio 2002)

06/01/2024: Essere testimoni credibili.

06/01/2024:  Essere testimoni credibili. Buona Festa dei Re magi. Per la Chiesa, la testimonianza di una vita autenticamente cristiana, abbandonata in Dio in una comunione che nulla deve interrompere, ma ugualmente donata al prossimo con uno zelo senza limiti, è il primo mezzo di evangelizzazione. L'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri (...) o se ascolta i maestri lo fa perché sono dei testimoni. San Pietro esprimeva bene ciò quando descriveva lo spettacolo di una vita casta e rispettosa che «conquista senza bisogno di parole quelli che si rifiutano di credere alla Parola». È dunque mediante la sua condotta, mediante la sua vita, che la Chiesa evangelizzerà innanzitutto il mondo, vale a dire mediante la sua testimonianza vissuta di fedeltà al Signore Gesù, di povertà e di distacco, di libertà di fronte ai poteri di questo mondo, in una parola, di santità. (Fonte: Paolo VI - Evangelii nuntiandi N. 41)

05/01/2024: Farsi responsabili gli uni degli altri.

05/01/2024:  Farsi responsabili gli uni degli altri. Buon giorno. Avvicinando il fratello, io contraggo una responsabilità per il suo stesso destino eterno e quindi anche per il mio, data la solidarietà che sottostà ai nostri rapporti. Quante volte il peccato del fratello, in minore o maggiore misura, è anche peccato nostro, frana operata dal nostro mancato amore. Quante volte il criminale è spesso un individuo a cui è mancato l’amore, sì che il Crocifisso, sopra la testa dei giudici in tribunale potrebbe ripetere: «Chi è puro scagli la prima pietra!». Quanti fratelli son perduti perché sono stati da noi abbandonati!». (Fonte: Igino Giordani, Il Fratello, Città Nuova, 2011,  ( Figlie della Chiesa, 1954))

04/01/2024: Accompagnare chi è in difficoltà.

04/01/2024:  Accompagnare chi è in difficoltà. Buon giorno. […] Che dire, allora, oggi, ai nostri che si dibattono nella sofferenza? Che augurio far loro? Come comportarci nei loro riguardi? Avviciniamoli anzitutto con sommo rispetto: anche se ancora forse non lo pensano, essi sono in questo momento visitati da Dio. (…) Assicuriamoli anche del nostro continuo ricordo e della nostra preghiera, perché sappiano prendere direttamente dalle mani di Dio quanto li angustia e li fa soffrire e lo possano unire alla passione di Gesù, onde sia potenziato al massimo. Aiutiamoli poi ad avere sempre presente il valore della sofferenza. E ricordiamo loro quel meraviglioso principio cristiano della nostra spiritualità, per il quale un dolore amato come volto di Gesù crocifisso e abbandonato si può tramutare in gioia. (Tratto da: “Natale con chi soffre”, in: Chiara Lubich, Conversazioni in collegamento telefonico, pag. 265. Città Nuova Ed., Roma 2019.)

03/01/2024: Sostenerci vicendevolmente.

03/01/2024:  Sostenerci vicendevolmente. Buon giorno. […] C’è Gesù dentro di noi. Abbiamo imparato ad amarlo profondamente nelle sue diverse presenze: nell’Eucaristia, nella Parola, quando siamo uniti nel Suo nome, nel povero, nell’autorità che lo rappresenta…, nel profondo del nostro cuore. Possiamo persino imparare ad amarlo nei limiti, nelle debolezze, nei fallimenti, perché Egli ha assunto la nostra debolezza e la nostra fragilità pur non essendo peccatore. Per questo Gesù, Verbo incarnato, avendo condiviso tutto di noi, può sostenerci in ogni prova della vita, suggerendoci come superarla, per ridarci e luce e pace e forza.[...] (Fonte: Centro Chiara Lubich - Commento alla Parola di Vita: «Questo tesoro lo portiamo in vasi d’argilla» – (2 Cor 4,7). - Chiara Lubich)

02/01/2024: Prendersi cura del prossimo.

02/01/2024:  Prendersi cura del prossimo. Buon giorno. […] Una famiglia in cui tutti si riconoscono figli e figlie dell’unico Padre, impegnati a vivere tra loro e verso tutti il comandamento dell’amore reciproco. Non per starsene tranquilli fuori dal mondo, ma per uscire, per incontrare, per prendersi cura, per gettare a piene mani il lievito del Vangelo nella pasta della società, soprattutto là dove ce n’è più bisogno, dove la gioia del Vangelo è attesa e invocata: nella povertà, nella sofferenza, nella prova, nella ricerca, nel dubbio. Il carisma dell’unità è uno stimolo provvidenziale e un aiuto potente a vivere questa mistica evangelica del noi, e cioè a camminare insieme nella storia degli uomini e delle donne del nostro tempo come “un cuore solo e un’anima sola” (cfr At 4,32), scoprendosi e amandosi in concreto quali “membra gli uni degli altri”.(cfr Rm 12,5).  [...] (Fonte: Incontro con la comunità del Movimento dei Focolari - Discorso del santo Padre Francesco -  Sagrato del Sa

01/01/2024: Pregare per la pace.

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01/01/2024: Pregare per la pace. Buon inizio 2024 “Può essere portatore di pace chi la possiede in se stesso. Occorre essere portatore di pace anzitutto nel proprio comportamento di ogni istante, vivendo in accordo con Dio e la sua volontà. [...] «... saranno chiamati figli di Dio». Ricevere un nome significa diventare ciò che il nome esprime. Paolo chiamava Dio «il Dio della pace» e salutando i cristiani diceva loro: «Il Dio della pace sia con tutti voi». Gli operatori di pace manifestano la loro parentela con Dio, agiscono da figli di Dio, testimoniano Dio che [...] ha impresso nella società umana l’ordine, che ha come frutto la pace”. (Fonte:   Cfr. C. Lubich, Diffondere pace, Città Nuova, 25, [1981], 2, pp. 42-43. )